domenica 15 settembre 2013

Il recensore di oggi come il critico di ieri?

C'era una volta il critico, oggi c'è il recensore...

Forse intimoriva di più i ristoratori di un certo livello, che potevano trovarsi citati in maniera indesiderata sulla stampa, piuttosto che gli albergatori, ma il critico era una persona dai più ritenuta esperta in gastronomia e passibile a sua volta di critica, in quanto il giudizio espresso non poteva essere del tutto imparziale. 

Oggi, invece, quando ci troviamo a dover decidere delle nostre vacanze o della nostra cena fuori casa, siamo sempre più portati a consultare le piazze virtuali sulle quali è possibile sapere "che si dice" di questo o di quell'hotel, di quello o di questo ristorante, spesso incappando in un vero e proprio labirinto di commenti, difficilmente tutti concordi tra loro, come difficilmente è possibile trovare qualcosa che piaccia indistintamente a tutti.

"De gustibus non est disputandum" dicevano i latini. Esistono realtà documentabili, come per esempio stanze non corrispondenti alla descrizione o alle immagini riportate sui siti ufficiali degli hotel. Esistono poi risposte soggettive all'esperienza di soggiono, dettate non solo dall'oggettiva qualità dei servizi erogati, ma da una serie di altri fattori prettamente legati allo stato emotivo, alle aspettative maturate, al proprio spirito di adattamento, al proprio carattere. Ed in realtà il più delle volte sono questi fattori ad influire sul giudizio dato da un cliente ad una struttura. 

Dov'è il problema? Ognuno ha la piena libertà di avere un'opinione e di condividerla, fortunatamente. Immaginiamo di poter avere uno spazio a disposizione su un canale di comunicazione, sul quale scrivere nel più completo anonimato, un canale raggiungibile a bassissimo costo in gran parte del mondo. Il canale è lo stesso che sto utilizzando in questo momento, scrivendo in una pagina che forse in pochi potranno raggiungere, per via della mia potenza commerciale nulla. Ma esistono spazi virtuali con una potenza commerciale ben diversa dalla mia, quelli che escono tra i primi risultati nelle ricerche effettuate su alberghi e ristoranti. Questi spazi collezionano migliaia di visite, forse milioni, ogni giorno ed in essi è possibile lasciare un proprio commento sul locale visitato e sul servizio ricevuto. 

Un commento che rappresenta un'opinione frutto di un'esperienza personale, che difficilmente potrà essere ripetuta e soprattutto vissuta nella stessa identica maniera da un altro.

In questo blog voglio occuparmi delle recensioni, della loro valenza effettiva e di quello che il recensito non può dire apertamente perché non beneficia dell'anonimato del recensore, ma anche di ospitalità, ristorazione e professionalità. 
Del turismo visto attraverso lo sguardo di un semplice lavoratore, quello che non ha il diritto di esprimersi sui portali, che accolgono solo le risposte del gestore, né col cliente, perché questo "ha sempre ragione", quello che presta la sua faccia e la sua credibilità sia al datore di lavoro, sia alle istituzioni locali e nazionali, ingegnandosi per aggirare i disservizi ed i servizi non esistenti sul suo territorio e cercando di promuoverlo con gli strumenti disponibili.

Ovviamente si tratta di opinioni che non hanno la pretesa di essere verità oggettive, ... un po' come le recensioni insomma!