martedì 26 maggio 2015

Per coloro che viaggiano spesso coi mezzi pubblici, come me... Conducenti da incubo alla guida

Vado un po' fuori tema oggi... O meglio, fuori dal tema della maleducazione turistica, anche se molte persone viaggiano su mezzi pubblici anche per andare in vacanza. Insomma, mi permetto una riflessione un po' leggera!

Dopo averlo sofferto per anni, ho sviluppato un'inspiegabile preferenza per il viaggio in pullman, che utilizzo nei miei spostamenti solitari che superano i 100 km da circa 15 anni... E in questo lasso di tempo ho imparato che la prospettiva di un rilassante tragitto nel quale non si deve prestare attenzione alla strada, ed ai suoi pericoli, si allontana non appena si sale il primo scalino del mezzo. Il "buon viaggio" può diventare un sequestro a tempo determinato in mano ad aguzzini che tu stesso hai pagato perché ti conducessero a destinazione. Ma il "come" sul biglietto non era specificato, pertanto si diventa spesso ostaggio di veri e propri conducenti da incubo che ho riassunto in questa breve lista.

- Il logorroico. Non disturbare il conducente, tanto è lui che verrà a disturbare te. E' una mitragliatrice di sillabe, capace di infilare con nonechalance proposte indecenti tra una lamentela sul traffico e una telefonata al collega.

- L'insaziabile... niente di hard!! Più largo del corridoio del bus, alle 9 di mattina ha già terminato il pranzo al sacco. Fa soste strategiche presso i suoi punti di ristoro preferiti, mentre ai viaggiatori toccano i panini in atmosfera modificata delle aree di sosta.

- Il virtuoso del clacson. Per lui la tromba bitonale è un intercalare manuale. Suona a qualsiasi essere vivente che riesce ad individuare, anche ai moscerini che gli si schiantano sul parabrezza, ed ha fretta come se fosse stato disciolto qualche potente lassativo incolore, inodore ed insapore nel suo ultimo caffè...

-Il piede di piombo. Invisibile all'autovelox, preme con la stessa intensità (massima) acceleratore e freno. La sua guida si può definire chirurgica, in quanto è in grado di separare lo stomaco dei passeggeri dal resto del corpo.

- Peggio dell'insieme dei precedenti, c'è il team "occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio". Per qualche assurda congiunzione astrale che li ha uniti nel turno, su di loro si è accumulato un concentrato di sfortuna che in sole cinque ore ha permesso di collezionare:
     - un'ora e mezza in mezzo al nulla aspettando una coincidenza
     - sbarra del telepass che non si alza al passaggio
     - 20 minuti di passaggio a livello chiuso
     - per 5 km/h di eccesso di velocità, 45 minuti di blocco da parte della stradale
      a 300 m. dall'uscita della superstrada.

Se li conosci li eviti? Sarò masochista ma osservarli ed ascoltarli, sempre che il sonno non prenda il sopravvento, è meglio di qualsiasi altro intrattenimento mentre si percorrono i km... Sono una passeggera maleducata!



martedì 12 maggio 2015

L'abusivismo nelle professioni turistiche: l'accompagnatore turistico e i sedicenti "capigruppo" da pullman.

A seguito di una mia recente esperienza, offro per una volta uno spunto di riflessione meno ironico del solito, ma che sicuramente può essere interessante non soltanto per me che lo scrivo...

Bassa stagione, tempo di gruppi per tutti.
Festività primaverili, manifestazioni sportive, musicali, enogastronomiche, di qualunque altro genere richiamano nei luoghi di vacanza, quelli con tante strutture che fremono per iniziare a lavorare, flotte di turisti organizzati.

Organizzati da chi però?

Guardi la rooming list e leggi: capogruppo. Al quale spesso va la "gratuità" ogni tot pax, come concordato con l'albergo dall'eventuale agenzia di viaggi (perché neanche il ricorso all'agenzia di viaggi è poi così scontato). A volte anche all'insaputa del gruppo stesso. A volte non è neanche solo la gratuità (leggi: si fa in modo di far "avanzare" dei soldi...questo in caso di gruppi autogestiti del tutto).
Vacanza gratis, benefit come la scelta della stanza e a volte voce in capitolo sull'assegnazione di determinate stanze a determinate persone invece che ad altre.

Ma questo capogruppo chi è?

Per quanto la legge renda legale, per determinate categorie di persone, prendersi la briga di portare in giro un gruppo, pur non avendo sostenuto il tremendo esame di abilitazione alla professione (tremendo per esperienza diretta), molte volte il portabandiera del gruppo è un vero e proprio abusivo.
Contratta con l'agenzia di viaggi, se utilizzata, mi ripeto, ma sa di cosa hanno bisogno quelli che si porta appresso?
E' in grado di gestire focolai di malumore che non dipendono dai servizi erogati dalla struttura ricettiva? Oppure riversa sull'albergo tutte le responsabilità di una vacanza non andata secondo i piani?
Sa quali possono essere le richieste o le necessità dei viaggiatori, anche al momento della contrattazione dell'uso dell'autobus in relazione al programma del viaggio, oppure cerca solo di tirare il miglior prezzo dimenticandosi di tutte le esigenze collaterali al semplice soggiorno?

Riporto un esempio pratico.
100 persone (anziane) circa partono per Pasqua. Il pullman li porta in hotel e li va a riprendere a fine soggiorno. Per il resto non possono muoversi da lì, il centro è distante per una camminata e il tempo non è dei migliori.
Sono state concordate serate animate, ma non è stato previsto come riempire le giornate.
Il "capogruppo" non ha neanche considerato che degli anziani italiani a Pasqua volessero andare a Messa.  Se lui non ci andava, perché preoccuparsi degli altri? Ovviamente, quando il malumore iniziava a farsi sentire, si è dato alla macchia.

Vale davvero la pena risparmiare neanche cinque euro al giorno e rischiare di trovarsi in situazioni ben più spiacevoli di questa? Essere viaggiatori singoli allo sbando in posti che non si conoscono, senza un vero rappresentante, senza un vero "tour leader", senza qualcuno che possa improvvisare e consigliare diversivi se le variabili non controllabili dovessero essere sfavorevoli (tipo il tempo)?

Io direi di no. Ma finché l'accompagnatore non viene imposto a questi gruppi autogestiti, qualcuno, senza prendersi alcun tipo di responsabilità, continuerà a farsi le vacanze gratis, scaricando tutte le magagne ad agenzie (eventuali) ed alle strutture ricettive ospitanti.
Con buona pace, si fa per dire, degli operatori front office (come me, anche se non mi occupo solo di quello) e del loro fegato...