venerdì 20 giugno 2014

Maleducati turistici - cap. I: l'albergatore cliente.

Tra i maleducati turistici che si palesano tra i nostri clienti, c'è quello che fa il nostro stesso lavoro, o quello del nostro gestore. Sì, esattamente l'albergatore. Ed ecco i principali comportamenti comprovanti la maleducazione turistica del nostro amico visitatore:

- un'apparente empatia del soggetto, specie quando si tratta di coalizzarsi idealmente contro lo Stato sanguisuga, il costo del lavoro, ecc., che è preludio alla richiesta di uno sconto "braghe calate".

- un fare saccente ed uno spiccato senso di superiorità nel raccontare, per contrasto, quello che la propria struttura offre, oppure nel far conoscere al proprio interlocutore la mole di lavoro costante che si ha, specie durante i giorni di permanenza in hotel.  Peccato che alla fine si scopra che è un albergo di città, ubicato in una città in cui anche la peggior bettola medievale costruta sopra la metropolitana, a 10 metri dalla ferrovia e ad 1 km da un aeroporto internazionale, lavorerebbe a prezzi da 5 stelle lusso.

- lo spiattellare grezzo di tutto quello che secondo il suo modesto parere non va, oppure, al contrario, il fare buon viso a cattivo gioco, spifferando al bar, in sala, ai piani  o su noti siti di recensioni le sue critiche, senza mezzi termini e con linguaggio tipico della subcultura portuale. Questo personaggio viene sbugiardato nei fatti, poiché dei servizi di cui sparla non ha mai usufruito. Dalla sua parte ha l'anonimato garantito dal web, il non poter essere smentito direttamente e pubblicamente, soprattutto per educazione professionale, e la mancanza di attributi tipica di un certo personale che fa comunella col cliente, dimostrando di non essere fedele all'azienda che gli dà fiducia e lavoro, di cui giammai prenderebbe le difese, per non risultare antipatico e soprattutto non perdere l'extra finale per la simpatia. Il più delle volte neanche lo ottiene.

Non dimostrare agli altri la #maleducazioneturistica che si detesta subire deve essere una regola d'oro per l'albergatore in vacanza. Come quella di segnalare i problemi, possibilmente in maniera civile, al reparto designato, che prenderà provvedimenti con discrezione, evitando il chiacchiericcio inutile del personale non competente e l'antipatico contagio del malumore, argomenti che affronterò in seguito.

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